Recensioni
Ispirazione Istintiva
“Siamo stati insieme 56 anni e credo di conoscere abbastanza bene l’animo di Giulia. Ciò nonostante potrei sbagliarmi su qualcosa, talmente era, non complessa o complicata, ma ricca e profonda la sua personalità.”
Guglielmo Lala
“GIULIA PRINZI” (Guido Angrisano -1971)
La giovanissima pittrice offre, attraverso le sue opere, un raro esempio di sviluppo di uno stile personale in perfetta armonia con un mondo intensamente spirituale, interiore, che lo ispira, lo guida e lo anima.
Temperamento profondamente riflessivo, dotato di una fantasia capace di esprimere i fatti più intimi e misteriosi dell’interiorità della coscienza e del subcosciente. L’estro creativo cammina tra il sogno e la realtà, l’istinto e la riflessione, il corporeo e l’astratto che, però si ritrovano nella verità, semplice e complessa della dell’anima.
Un’esigenza di evasione dell’essere che, oltre i limiti del contingente non implica una dimenticanza del corporeo e del concreto, anzi li valuta e li supera, condizionando il nascere di certe figure singolari, vere e proprie apparizioni e rivelazioni nonché “fioriture” di sentimenti, affetti e desideri resi visibili dalla luce, in un colore che tende sempre più ad evocare pensieri austeri e gentili.
Si tratta di una pittura che presenta in maniera originale i caratteri più notevoli degli indirizzi moderni, quali ad esempio il superamento del “formale. Qui si può parlare di una intuizione della realtà nell’ambito del sentimento, nell’interno dello spirito, si può affermare che ci troviamo di fronte ad una intuizione diretta dei valori del sentimento e, per conseguenza, di fronte ad una intuizione indiretta dell’invisibile che conferisce valore e significato a quanto per esso si fa visibile.
Se l’Arte è “espressione” qui ci troviamo di fronte ad una potente espressione di sentimenti che, data l’altezza del loro Oggetto non tutti quelli che dipingono, anzi ben pochi di essi, con qualsivoglia tecnica, sarebbero capaci di esprimere.
“GIULIA PRINZI Io, donna!” (Vittorio Como -1983)
“Il cuore ha le sue ragioni che la ragion non conosce”. È ciò che si avverte al cospetto dei quadri sempre colmi di vivezza di Giulia Prinzi. In prevalenza figure femminili solitarie, lineari, morbide talune, oniriche e complesse tal altre, uscite dalla sottile spiritualità di un’artista duttile dalla pennellata decisa, stimolante e sciolta, che ha oramai realizzato il suo sogno di maturazione professionale nonostante gli ancor verdi anni. Una maturità venuta fuori da una esperienza non priva di travagli interiori nemmeno lontanamente concepibili da chi insieme artista, donna e madre non è e che le hanno fatto trarre la conclusione secondo cui certe oleografie salottiere di coloro i quali mirano soltanto ed unicamente a traguardi di ordine venale e non alla conquista di spazi sconfinati che soltanto la libertà non condizionata, l’ispirazione istintiva ed un intimo equilibrio privilegiano. Valori che albergano nell’ “io donna” di Giulia Prinzi che assume un ruolo legittimo e qualificato nel contesto di una scelta antifigurativa che di continuo si rinnova.
GIULIA PRINZI UNA PITTRICE “DONNA” PER ECCELLENZA (Ines Arrichiello Lupone -1987)
Certamente la Prinzi ha realizzato una maturità professionale il cui merito va ricercato nelle travagliate esperienze interiori del suo subconscio. I quadri rappresentano, per lo più, figure femminili solitarie, avvolte nel mistero, sognanti e tratteggiate dal segno scarno in una struttura cromatica essenziale e materica che si svolge nella breve gamma dei colori tenui e appena sfumati. L’Autrice, attraverso i disegni, esprime la sua rabbia, mette a nudo il suo animo, esterna il suo cruccio, la propria amarezza nei riguardi di una società completamente amorfa, ipocrita e corrotta che si ostina a non voler dare alla donna il pieno e meritato valore. E dietro l’apparente immediatezza, dietro i toni armonici e le pennellate decise, il discorso si fa sempre più pungente e si trasforma in una autentica contestazione che esplode e si risolve in figure oniriche tragicamente vere, vive e rassegnate nella loro solitudine. – Una pittrice preparata e intelligente con il senso profondo della vita.
LE MOSTRE
Galleria DAGALI’, Napoli – Mostra personale. 1970
Galleria LUCA GIORDANO, Napoli – Mostra personale. 1978
Centro d’arte e cultura “L’Immagine”, Napoli – 1978
Castel dell’Ovo, Napoli – Mostra personale. 1983
Sala Gemito, Napoli – Mostra personale. 1991
Galleria Immagine Nea, Napoli – Mostra personale. 1998
Palazzo Alario, Ascea – Mostra personale. 2009
Mostre collettive
CITAZIONI
Periodico d’arte “IL LEONARDO” marzo 1971
“PUNTO FERMO” Quindicinale di informazione culturale. 1978
Quotidiano “ROMA” 15 aprile 1978
“IL MATTINO”. 9 AGOSTO 1979
Periodico “LA VOCE”. Giugno 1983
“IL MATTINO”. Maggio 1983“
IL MATTINO”. Novembre 1984“
INCONTRO CULTURALE” periodico di informazione culturale. Dicembre 1987